Il Ramo al seguito dei GU. Ho appena ricevuto l'incarico come presidente dei Giovani Uomini e approfitto della festività del 25 Aprile per portare tutto il Ramo a visitare la diga di Ridracoli. La diga è maestosa e il livello dell'acqua è abbastanza alto. La giornata è buona. Quest'anno la primavera è stata generosa con noi, molto spesso in questi giorni di festa piove o fa brutto. Il percorso che, costeggiando il lago, porta dalla diga al rifugio Cà di Sopra, è piuttosto semplice: sono circa 3km per 150 metri di dislivello, ma nessuno di noi è allenato e la strada risulta un po' faticosa. A me sembra tanto un percorso costruito per portare i turisti al rifugio, dove ci accoglie uno stuzzicante odore di grigliata. Ovviamente noi ci siamo portati i nostri tristi panini da proletari. I ragazzi si divertono molto: per loro la cosa importante è stare insieme e questa giornata all'aria aperta, in questa bella valle, è un'ottima occasione per farlo. In uno slancio di ottimismo e senso del dovere, mi allontano di qualche metro e separo il gruppo dei giovani dal resto dei membri: è una attività di Distretto e anche se dagli altri rami non c'è stata grande risposta, il gruppo è abbastanza numeroso. Che coppia! Desidero parlare con i ragazzi, per sensibilizzarli ed aiutarli a comprendere quanto sia bella la natura che ci circonda; pare essere in un salotto creato per il nostro piacere. E' un regalo del Padre celeste e dobbiamo saperlo apprezzare. Cosa resterà delle mie sincere parole? I ragazzi mi ascoltano obbedienti, anche se non paiono particolarmente scossi dal mio pensiero spirituale e dalle meraviglie di cui siamo circondati. Eppure io sono certo che abbiamo piantato un piccolo seme nel loro cuore. Le convenzioni sociali gli impongono di assumere un atteggiamento distaccato e disincantato. Non potrebbero mai ammettere pubblicamente di subire il fascino di questi luoghi, perché i loro coetanei li prenderebbero in giro e scambierebbero la sensibilità per debolezza. Eppure in fondo ai loro occhi vedo una luce diversa. Un giorno sono certo che impareranno ad apprezzare tutto questo.
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Massimo
Massimo è sposato con Roberta ed è padre di 2 figli. Lavora tutti i giorni al computer e nel tempo libero scappa in montagna, il suo spazio libero fra foglie e nuvole. Archives
Agosto 2020
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