Due anni fa eravamo pochi e siamo andati in quel di Poppi, lo scorso anno siamo stati traditi dal tempo, ma quest'anno siamo riusciti ad organizzare una spettacolare castagnata. Alle 9,15 il gruppo parte da Rimini Sud, con una carovana di sette auto ed un carico di quasi 30 persone, alla volta del leggendario paese di Marradi, Eldorado del marrone IGP. Il clima è tipicamente autunnale, ma non possiamo lamentarci: la temperatura è gradevole, anche se il cielo resta coperto e una fitta foschia ci nasconde in parte il bosco. La cosa importante è che non piove. Ho preso contatti con l'azienda agrituristica Maneggio la Casetta. Si tratta di una struttura ricettiva che ospita un bel maneggio ed è proprietaria di un vastissimo lotto, in buona parte coperto da alberi di castagno. Ci indicano la strada, ci danno una semplice cartina e permettono la raccolta al prezzo di tre euro per ogni chilo raccolto. La cifra è ragionevole ed il posto molto bello. Unico neo l'alta densità di turisti: prima di noi, oltre ai proprietari del castagneto, sono passate orde di cercatori di castagne e sui sentieri più battuti è davvero difficile trovare qualcosa di appetibile. Mi sarei aspettato di trovare marroni grossi come palline da tennis dal sapore prelibato e invece troviamo solo comuni castagne di dimensioni medio piccole, la maggior parte delle quali abitate da simpatici vermicelli. Neppure il gusto è eccezionale, forse siamo capitati nella parte sbagliata della foresta di Marradi altrimenti non si spiegherebbe la straordinaria nomea che avvolge di leggenda il nome di questa piccola località sull'Appennino tosco-romagnolo. Ma in una giornata come questa anche le castagne passano in secondo piano: sono circondato da amici di vecchia data, da familiari e da volti nuovi. Ho l'opportunità di trascorrere una intera giornata nel bosco in gradevole compagnia, scattando fotografie e chiacchierando serenamente. Tutto questo non ha prezzo, oggi mi stanno bene anche le castagne bacate. Dopo pranzo ci separiamo dal grosso del gruppo e, in una decina, decidiamo di addentrarci maggiormente nel bosco. Lontano dalle piste più battute viene in parte ripagata la nostra caparbietà: meno turisti, più castagne e, soprattutto, più belle e meno malate. Ma la giornata non si conclude con l'escursione nei boschi, il programma prevede un degno epilogo nella tavernetta del Villaggio Azzurro. Precediamo io ed Emilio per accendere il fuoco e scaldare l'ambiente. Arrivano alla chetichella quasi tutti i protagonisti della raccolta ed a questi si uniscono altri amici: camino acceso, brace rovente, due graticole che sfornano salsicce, costarelle, braciole e cosce di pollo. E poi ancora spaghetti, pizze e ciambelle. Infine loro, le protagoniste di giornata: le caldarroste. Bella giornata e bella compagnia, tanto cibo (troppo forse) e risate in compagnia. Queste sono giornate che non dimentico.
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Massimo
Massimo è sposato con Roberta ed è padre di 2 figli. Lavora tutti i giorni al computer e nel tempo libero scappa in montagna, il suo spazio libero fra foglie e nuvole. Archives
Agosto 2020
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