Andi e Vincenzo, alle spalle il mitico chiosco. Oggi era in programma l'ennesima solitaria, ma con mia grande sorpresa, all'ultimo momento, si sono aggregati Andi e Vincenzo. E' una bella giornata e decido di portarli sul Falterona partendo da Campigna, una strada che ormai conosco abbastanza bene. Il culmine del nostro trek però sarà il chiosco del Passo della Calla e i suoi mitici panini con la finocchiona! La giornata è bella e la salita piacevole. Andi e Vince sono in forma e salgono senza problemi; lungo la via si chiacchiera amabilmente e la nostra giornata da scapoli è disturbata solo da un paio di telefonate e un paio di sms della moglie di Vincenzo: dove sei, cosa fai, quando torni. Mi preoccupo un po' ma lui mi tranquillizza dicendo che la situazione è sotto controllo... In men che non si dica vediamo tra gli alberi la inconfondibile sagoma del vecchio rifugio La Burraia e usciamo dal bosco per ritrovarci in mezzo ai pratoni della Burraia. Lo spettacolo è bellissimo e per i ragazzi è la prima volta. Sono fortunati, la mia prima volta non l'ho nemmeno visto questo prato, causa nebbia, ma oggi la giornata è bella e il cielo terso. Andi apprezza enormemente il pratone bruciato dal sole e si cimenta in evoluzioni, capriole e tuffi, come un bimbo. Le capriole di Andi alla Burraia. Andi ha il regime alimentare di un hobbit. E' partito per la camminata con un enorme zaino sulle spalle e, quando gli chiedo cosa mai ci sarà dentro, mi risponde candidamente: cibo! Allora gli chiedo se ha fatto colazione e mi descrive un pranzo di nozze. Mi spiega che con sè non ha la colazione, ma il cibo che gli servirà durante l'escursione. Quando gli dico, un po' deluso, che però il programma prevedeva la sosta per il panino con la finocchiona lui mi risponde, altrettanto candidamente, che certamente mangerà anche quello! Dopo le evoluzioni mangia il suo secondo panino e mentre ammiriamo lo spettacolare panorama che si affaccia su Romagna e Toscana e scattiamo una foto con il Monte Gabrendo di sfondo, arriva l'ennesimo squillo del giorno. Dove sei, cosa fai, quando torni. Sono preoccupato e temo seriamente per il prosieguo della nostra bella zingarata, ma Vince mi tranquillizza nuovamente: it's all under control. Sarà... La sagoma di Monte Gabrendo sullo sfondo. Finita la sosta dobbiamo decidere come proseguire. Le opzioni sono varie e, mentre sto spiegando con entusiasmo dove potremmo andare e cosa potremmo vedere, arriva l'ennesimo squillo. Il cellulare di Vincenzo sembra sobbalzare come nei fumetti, quando Zio Paperone chiama Paperino. Dove sei, cosa fai, quando torni. Quando Vince rimette il telefono in tasca sembra in effetti Paperino. E' ovvio che deve tornare a casa e all'ennesima negazione di evidenza decido io per lui: si torna indietro. Sono abbastanza dispiaciuto perché era passato un po' di tempo dall'ultima volta e si preannunciava un trek epico, ma non voglio la responsabilità di rovina famiglie. Si scoprirà poi che Vincenzo aveva sbagliato qualche calcolo e sottostimato la tempistica, quindi sua moglie lo aspettava per fare cose importanti, molto prima dell'orario di rientro. Pazienza. Come pianificato facciamo sosta per il panino con la finocchiona e Andi mantiene la sua promessa. Sazio mi volto per indicare la strada del rientro e vedo che Andi tira fuori un altro panino dallo zaino. Davanti al mio stupore dichiara: "Embè? Io c'ho ancora fame!"
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Massimo
Massimo è sposato con Roberta ed è padre di 2 figli. Lavora tutti i giorni al computer e nel tempo libero scappa in montagna, il suo spazio libero fra foglie e nuvole. Archives
Agosto 2020
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