È giunto il momento dell'annuale Campus YSA e poiché quest'anno siamo ospiti della meravigliosa Baia Flaminia di Pesaro, sovrastata dal promontorio del Parco San Bartolo, propongo fra le attività facoltative del lunedì mattina una breve escursione. Il trekking non è una attività di punta in generale, ma sopratutto fra i più giovani e in particolar modo quando in alternativa ci sono beach-volley, calcetto e spiaggia soleggiata, quindi non mi aspetto che siano in molti ad aderire. Invece, con mia grande sorpresa, sono costretto a sospendere le iscrizioni quando vengo a sapere che siamo già a quota 53 adesioni, preoccupato per la gestione di un gruppo così numeroso. Partiamo con un fisiologico ed accettabile ritardo capeggiati da una guida d'eccezione, nientepopodimenoché il super Presidente delle Piadine Randagie, al quale rompo le scatole perché non ho voglia di fare un sopralluogo in solitaria, sottraendomi ulteriori tempo ed energie alle già numerose attività di preparazione al Campus. Gabriele accetta con entusiasmo l'incarico e mette le cose in chiaro con un incoraggiante discorso ad inizio escursione: "Ragazzi, io non sono una vera guida e questa è la mia prima esperienza a capo di un gruppo così numeroso, quindi considererò un successo se riporterò alle auto almeno 30 persone su 50!" Con questa confortante prospettiva il gruppo parte alla volta di Castel di Mezzo. Nel gruppo ci sono tutti: italiani, americani, spagnoli, nani, saltimbanchi e ballerine. Gente che corre in avanti e si lamenta della facilità del percorso, altri che rimangono indietro arrancando con le ultime energie rimaste, altri ancora che sbriciolano il pathos del viaggio nel verde portanto un amplificatore con tanto di musica latino americana, che ha senso in questo contesto come una étoile con i doposci. In qualche modo il circo raggiunge il punto panoramico e lo spettacolo del mare che si para davanti ai nostri occhi mette tutti d'accordo. Proseguiamo sul sentiero panoramico camminando in bilico sulla scogliera, ammirando l'Adriatico alla nostra destra, Gradara, San Marino e la campagna romagnola sulla nostra sinistra. Poi si scosta un sipario di ginestre e improvvisamente ammiriamo lo skyline di Rimini, ancor più bella da questo punto privilegiato. Rientriamo al parcheggio e vedo solo sorrisi e volti felici: la breve escursione odierna è stata un successo.
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Massimo
Massimo è sposato con Roberta ed è padre di 2 figli. Lavora tutti i giorni al computer e nel tempo libero scappa in montagna, il suo spazio libero fra foglie e nuvole. Archives
Agosto 2020
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