Naomi, Miriam e Jessica ai piedi del Sasso. Un inverno lungo mi ha tenuto lontano dai percorsi di montagna. E' da un po' che cerco di organizzare un trek primaverile e vorrei coinvolgere i ragazzi della classe di Istituto. Ogni volta mi rispondono che "fa troppo freddo" e che verranno certamente quando farà più caldo; poi mi dicono che "fa troppo caldo" e verranno quando sarà più fresco. E' evidente che non hanno voglia di seguire questo matto. La passione per la montagna trascende le condizioni climatiche e le temperature; anzi, la montagna è sempre bella in ogni sua stagione. Il mio momento preferito è certamente quello autunnale. In quella stagione i colori del bosco sono caldi e romantici e il profumo del sottobosco è confortante e ispiratore, rievoca bei ricordi, ricordi di infanzia e di camminate. Il bosco in autunno è un abbraccio accogliente. Per tutti la stagione migliore per fare trekking è la primavera, per il suo clima mite e per il risveglio della natura; in effetti la vegetazione dà il meglio in questo periodo: i colori spenti dell'inverno si accendono di verde, di rosso e di giallo, prima di essere bruciati dal sole estivo; se poi il cielo è limpido e azzurro, il contrasto cromatico è di grande impatto. Un giovane arbusto piegato dal vento ci indica la via. Con me ci sono delle "fedelissime" come Jessica e Miriam, con Naomi al seguito. Naomi a inizio trek arranca un po', ma poi rompe il fiato e si gode la camminata. Arrivare a Sasso Simone da Carpegna è un piacere. La strada è prevalentemente pianeggiante e si chiacchiera amabilmente. Il paesaggio è piuttosto scoperto, quasi brullo, e la sagoma del Sasso si vede in lontananza quasi da subito; pare lontano, ma in men che non si dica arriviamo al grande faggio. Saliti sulla piana un cerbiatto scappa nella boscaglia al nostro rumore; un incontro fugace ma emozionante. Qualche foto dai 1200 metri del Sasso, panini e chiacchiere all'ombra del faggio ed è ora di riprendere la strada del ritorno. Unica emozione sul percorso un motociclista che ci sorpassa e cade, letteralmente, ai nostri piedi, per fortuna senza conseguenze. Si rialza e, un po' imbarazzato, riprende il motocross. Questo è l'effetto che fanno Jessica e Miriam ai ragazzi!
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Massimo
Massimo è sposato con Roberta ed è padre di 2 figli. Lavora tutti i giorni al computer e nel tempo libero scappa in montagna, il suo spazio libero fra foglie e nuvole. Archives
Agosto 2020
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