Il grande week-end del Poderone è stato finalmente organizzato! Dopo il tentativo fallito del mese di maggio, provo a riproporre il tutto in ottobre ma le prime risposte sono sconfortanti. Sto per rinunciare quando il buon Sandro, una sera a cena, mi dice: "Massi, ma cosa ce ne importa, anche se siamo solo io e te, andiamo lo stesso." Contagiato dal suo entusiasmo ripropongo l'iniziativa e ricevo risposte incoraggianti. Alla fine al meeting-point venerdì sera siamo in cinque: una folla oceanica rispetto agli standard ai quali sono abituato. Pieni di entusiasmo stipiamo l'auto di Matteo e raggiungiamo il nostro Eldorado. L'accoglienza e la cena non sono delle migliori: al Poderone è in scena una serata Slow-food e il nostro tavolo non è curato e coccolato come al solito. Cena buona ma non ottima. La delusione è mia e anche di Andi che strabuzza gli occhi davanti alla spesa di mezza pensione di 55 euro: cena, pernottamento e colazione. A me sembra una cifra onesta, ma Andi si lamenta con insistenza per la spesa di 55 euro e questo numero diverrà un mantra ripetuto con frequenza sia durante la serata che il giorno successivo. Dopo cena il gruppo accoglie con entusiasmo la mia proposta di raggiungere in auto Pian del Grado, nel tentativo di inoltrarsi nella foresta per ascoltare i bramiti. A metà strada abbandoniamo l'auto per evitare di danneggiarla a causa del fondo sconnesso, ma anche per cogliere l'opportunità di camminare nel bosco in notturna. I cervi non tardano a farsi sentire ed ai primi bramiti ci fermiamo per ascoltarli affascinati. Altro luogo che colpisce favorevolmente i miei compagni di viaggio è Pian del Grado, con le sue casette ben ristrutturate e la sua fisionomia. Il nucleo abitativo è inserito nel paesaggio senza deturparlo, come se fosse un villaggio elfico nato dalla fantasia di Tolkien. Saliamo sul pascolo che si affaccia sulle case ed ammiriamo le cime che lo dominano alla luce della luna piena. Terminata la magia rientriamo e giunti all'auto ci rendiamo conto di avere camminato per oltre un'ora e al Poderone hanno chiuso! Per fortuna un gestore è ancora in piedi e dobbiamo disturbarlo bussando alla finestra del bagno. Il tutto accade mentre Andi si lamenta perché dovrà dormire in auto nonostante abbia pagato ben 55 euro (...). La mattina successiva ci incontriamo con le Piadine Randagie a Campigna: Gabriele, Gianluca e Paolo. Iniziamo la salita per la Calla e cogliamo l'occasione per fare conoscenza, infatti questo gruppo di otto scarpinatori è accomunato dalla passione per la montagna ma per il resto si tratta di una compagnia di quasi sconosciuti. A parte Andi "55 euro", che conosco da alcuni anni (ahimé), e Alessandro con il quale ho condiviso qualche trek e qualche cena, rivedo Matteo e Gianluca per la seconda volta, mentre invece è la primissima volta che posso stringere la mano a Gabriele, Paolo e Giuseppe. Sono grato all'iniziativa di Alessandro, che un anno fa avviò il tutto su una chat, e sono grato a internet che ci ha permesso, in modo un po' rocambolesco, di farci incontrare. Se c'è una cosa che ho scoperto però è che quando la passione comune è la montagna la sintonia è quasi immediata. Anche in questo caso la regola aurea non si smentisce ed è un vero piacere condividere queste ore di cammino insieme ai miei nuovi amici. Anzi, camminare fianco a fianco ci offre la possibilità di conoscerci. Lo scambio di conoscenze, esperienze e passioni è un grande veicolo di arricchimento personale. La giornata è tipicamente autunnale, nonostante le previsioni, ma siamo comunque felici. Il bosco si apre davanti a noi in tutto il suo discreto fascino, ammantato dalla foschia e tappezzato di rosso e giallo. Seguiamo un tracciato classico e tocchiamo tappe must del casentino: la Burraia, monte Falco, Falterona, Capo d'Arno e Lago degli Idoli. Più o meno tutti hanno già visto questi posti, anche se non hanno fatto esattamente l'itinerario che ho tracciato oggi. Mi dispiace perché avevo ideato questo trek pensando proprio ad altri amici che oggi sono purtroppo assenti. Nel corso del giorno il cielo si sgombra ed anche il sole ci fa compagnia, anche se per me è un fattore di secondaria importanza. L'importante è essere qui, ammirare la natura, camminare su questi sentieri e chiacchierare con questi amici vecchi e nuovi. Poco importa se tutto questo mi costa l'esorbitante cifra di 55 euro!
2 Commenti
Sandro
12/10/2014 01:35:49 pm
"quando la passione comune è la montagna la sintonia è quasi immediata"
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matteo
14/10/2014 12:58:30 pm
bel giro e gran compagnia. A presto!
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Massimo
Massimo è sposato con Roberta ed è padre di 2 figli. Lavora tutti i giorni al computer e nel tempo libero scappa in montagna, il suo spazio libero fra foglie e nuvole. Archives
Agosto 2020
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