Giacomo. Sullo sfondo Sasso Simone. Nel XVI secolo i Medici decisero di sfruttare la morfologia del terreno per costruire una città fortificata inespugnabile. Scelsero la formazione rocciosa di Sasso Simone, raggiungibile tramite un unico sentiero, ed iniziarono a costruire sulla sua sommità una fortezza che sarebbe dovuta rimanere nei secoli. Purtroppo le difficoltà di accesso per gli eserciti invasori divennero un boomerang anche per il gruppo di ingegneri, costruttori e coloni: la città era troppo isolata ed impervia e, dopo qualche tentativo e qualche inverno di stenti, il progetto fu abbandonato definitivamente. Oggi Sasso Simone è al centro del Parco Nazionale di Sasso Simone e Simoncello ed è la metà principale per gli escursionisti che arrivano dal versante romagnolo o marchigiano. Le sue pareti ripide sembrano costruite per i free-climber e l'antico acciottolato mediceo resta l'unica via per raggiungere il pianoro erboso al centro del quale domina un'unica costruzione di opera umana: la croce in ferro. Che coppia! Miei compagni di viaggio oggi sono Roberta, Giacomo, Emilio ed Ilaria. Partiamo da case Barboni e puntiamo diritti al Sasso su un sentiero poco bello, per un amante del freddo e dei boschi come me. La strada non è difficile, ma prevalentemente rocciosa e allo scoperto. Mi sembra di andare al Monte Fato. La giornata è calda e l'assenza di ombra non facilità il trek. Ai piedi del Sasso però. siamo premiati da un panorama maestoso e dall'incontro con il grande faggio, guardiano secolare del sentiero che conduce all'ultima salita. Il tempo di scattare qualche foto e ritemprarsi sotto le fronde del faggio (finalmente un po' di ombra) e saliamo sull'antica carreggiata. Qua e là si trovano testimonianze del tentativo di insediamenton di epoca rinascimentale: un muretto, il basamento della chiesa, un paio di pozzi, una fornace, tutto ricoperto di muschio e foglie; le radici scalzano le pietre e la foresta si sta riprendendo quello che la mano umana ha cercato di toglierle. Una sconfitta dell'uomo, messo in ginocchio da una forza superiore. Pare che la natura stia dicendo: io ero qui prima di te e ci sarò per tanto ancora, dopo che te ne sarai andato; qui tu sei solo un ospite di passaggio.
1 Commento
Raffaello Fabbri
15/10/2022 06:39:48 pm
Complimenti!
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Massimo
Massimo è sposato con Roberta ed è padre di 2 figli. Lavora tutti i giorni al computer e nel tempo libero scappa in montagna, il suo spazio libero fra foglie e nuvole. Archives
Agosto 2020
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